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Svegliate il mondo: Vangelo – Profezia – Speranza

Inserita il: 29/09/2015

6 commentario(i) ...


Primo Incontro Mondiale per Giovani Consacrati e Consacrate 
Roma 15-19 settembre 2015

E’ questo il tema che ha fatto da sfondo all’itinerario geografico e spirituale che abbiamo vissuto insieme a Roma partecipando al 1°Incontro Mondiale  per Giovani Consacrati e Consacrate, voluto da Papa Francesco nell’anno della Vita Consacrata.

Sono stati giorni molti intensi, in cui si sono alternati momenti di formazione nella Sala Paolo VI; di preghiera e di condivisione nei laboratori in vari luoghi della città, organizzati per lingue e nelle Veglie di preghiera vissute in piazza S. Pietro, tutti momenti dallo sguardo e dal respiro universale. Abbiamo fatto esperienza che si può vivere in maniera forte l’appartenenza all’unico Corpo di Cristo nella ricchezza di tanti carismi e culture. Per noi è stata una bella opportunità per conoscerci meglio, per condividere ciò che ci sta particolarmente a cuore nel cammino formativo, sperimentando la calorosa e generosa accoglienza della comunità generalizia che ci ha ospitato. 

 
Condividiamo con voi alcune nostre risonanze:

Ringrazio il Signore che ci ha offerto questi giorni di incontro,  come opportunità  di tessere le relazioni con Lui e tra noi sorelle, il mio ringraziamento va ai Superiori e Formatrici che ci hanno proposto questa esperienza. Quello che ha risuonato di più nel mio cuore e che risuona ancora, è l’incoraggiamento di Papa Francesco fatto a noi Religiose: "La suora è l’icona della madre Chiesa e della madre Maria… Voi suore avete il compito della “maternità” della chiesa" queste parole si intrecciamo perfettamente con il pensiero di Alberione che a noi Pastorelle diceva: “la pastorella  ha Maria come modello di vita.(...) Le pastorelle saranno le madri, le sorelle le maestre (...) le consolatrici di ogni dolore un raggio di luce e di sole beneficio continuo nella parrocchia”( AS 1947 ).

Ho vissuto con intensità la prima veglia di preghiera in piazza s. Pietro, nella quale ho intuito che non sarei partita come sono arrivata. Era troppo bello veder quella marea di religiose e religiosi, provenienti da tutto il mondo. Subito mi sono sentita coinvolta e toccata da quelle parole semplici, ma molto profonde dell’ Arcivescovo José Rodríguez Carballo, O.F.M., che diceva: “Non siate di coloro, perpetuamente chiamati, che vivono un processo di discernimento vocazionale senza fine, senza mai decidere, adducendo ogni tipo di pretesto per non mantenere l’appuntamento con il Signore o per rimandar la risposta all’invito del Signore. Confesso che,anche per me il Signore è arrivato nel momento giusto, perché ho sentito che avevo bisogno di queste parole. Che gioia sentir quelle parole così forti e chiare: “siate perseveranti, animo, siate coraggiosi, siate fedeli, risvegliate il mondo…“ Si! In questo momento si è risvegliata la mia chiamata, rinnovato il mio sì e ho trovato dentro di me il mio primo amore: Gesù, anche se tutto questo comporta, come dice il Papa, andar contro corrente.

Le parole che più restano nel mio cuore sono l’invito a contemplare la Trinità per vivere della sua dinamica, per lasciare che il Signore operi liberamente nella mia vita, la quale possa diventare ogni giorno “l’estensione storica del desiderio di Cristo di amare tutti”. Vivere come persona che adora il Signore, prendere tutta la forza davanti al tabernacolo ogni giorno, per vivere “nella propria carne l’amore di Cristo”, essere donna in adorazione continua del suo Sposo, testimoniarlo nel donare la propria vita per il suo popolo: sono parole che hanno rafforzato in me il desiderio di appartenerGli, di seguirlo nella missione che mi ha riservato con Lui, grata di avermi chiamato alla vocazione di Pastorella.
Quello che mi ha stupito e toccato è stato il tema: Svegliate il mondo! Questo mi ha fatto riflettere sulla mia vocazione e tornare al primo giorno della chiamata; principalmente mi hanno colpito le tre parole con il quale l’Arcivescovo ha introdotto il Convegno: “Non siate vittime della pigrizia che vi porta a scegliere il cammino più comodo e facile. E’ vero che quello che il Signore vi chiede, cioè seguirlo più da vicino e quello che esige la vita consacrata vissuta in pienezza supera le nostre forze e capacità”.Che emozione vedere da vicino e arrivare sui luoghi abitati da Papa Francesco;  la Basilica di San Pietro dove abbiamo celebrato la s. Messa. L’impatto più grande è stato vedere la marea di persone che vanno a visitare, contemplare e gustare l’arte, la storia vivente raccontata in tutte le lingue.

Ho sentito risuonare spesso in questi giorni, fin dalla veglia in piazza san Pietro del 15 settembre, l’invito a ravvivare il dono della vocazione. I relatori hanno ricordato spesso l’esigenza di fare memoria della nostra chiamata e anche papa Francesco ci ha invitati a custodire il ricordo della gioia e dell’entusiasmo del primo incontro con Cristo custodendo lo stupore che abbiamo provato quando il Signore ci ha guardato e ci ha scelto. Questi spunti mi hanno fatto riflettere sul fatto che anche nei primi anni di vita religiosa non è scontato riuscire a mantenere la freschezza e la passione dell’inizio: tutti corriamo il rischio di lasciarci prendere dal “fare”. I vari relatori ci hanno ricordato che “la missione non sono le opere” e che “la vita consacrata smette di camminare quando si lascia guidare dall’immediato e dal bisogno dei risultati”. Il Papa ha sottolineato che «evangelizzare non è convincere, è testimoniare che Gesù è vivo con la tua carne, con la tua vita. La capacità di riscaldare i cuori nasce nel cuore che brucia d’amore per Cristo. (…) Nel chiamarci Dio ci dice: «tu sei importante per me, ti voglio bene, conto su di te» e Lui ci incontra sempre definitivamente». Porto con me, della ricchezza di questi giorni, soprattutto l’invito a rendere visibile la definitività dell’amore di Dio con la mia vita e con la testimonianza d’amore ai fratelli. 

Sono tanti i motivi per cui dire grazie alla Trinità  per il dono dell’esistenza, della fede, della vita consacrata e per il dono di tanti carismi che arricchiscono l’umanità con l’unico scopo di camminare verso Dio amando i fratelli. Grazie veramente di cuore a tutta la Congregazione per avermi/ci dato quest’opportunità di partecipare a questo 1° Convegno Mondiale dei Giovani Religiosi.L’incontro con i giovani consacrati è stato un momento forte e ricco di esperienze che mi hanno aiutato a guardare il futuro con gli occhi di Dio, cioè con speranza. Mi hanno colpito  le parole del Santo Padre: “profezia, memoria e vicinanza per svegliare il mondo”; fare memoria della propria vocazione tornando sempre al punto di partenza, non avere paura di camminare insieme come Chiesa verso Gesù. Tra le altre cose, abbiamo avuto la grazia di visitare la Cappella Sistina che racconta la creazione dell’uomo e il giudizio finale attraverso l’arte stupenda degli affreschi. 

Papa Francesco ci ha chiamate a Roma per ravvivare la nostra fede e il dono della vocazione che Dio ha depositato nel cuore di ognuno di noi. Questo Convegno mi è di aiuto a seguire Cristo “più da vicino” vivendo la fraternità, seguendo l’esempio di Cristo e del Fondatore rinnovando in me la disponibilità alla profezia. Inoltre è stato una provocazione a non vivere chiusa in me stessa, nei miei interessi, piani e progetti ma di porre sempre al primo posto il Signore nella preghiera, con lo stile del discernimento per vivere e fare il bene agli altre come Gesù ha fatto. Papa Francesco, nell’udienza, ha sottolineato che le consacrate dovrebbero vivere la maternità della Chiesa come Maria madre di Dio. In questo periodo ho sperimentato una profonda comunione con Cristo che mi ha alimentata e mi ha donato tanta speranza anche attraverso la presenza dei giovani consacrati che desiderano divenire una profezia dell’amore  misericordioso di Dio nel mondo. “Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date” è la parola di Gesù che mi risuona maggiormente nel cuore. Da qui la semplicità di seguirlo nella Chiesa, vivendo il carisma che Dio ci ha donato attraverso il Fondatore e la Congregazione. 
sr Verena, sr Veronica, sr Angelica, 
sr Sara, sr Rosa, sr Giustina, sr Rita, 
come gruppo di Juniorato ICN-Mozambico,
ICS- Albania, Delegazione Corea  

 





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Sr.Tarcisia

19/10/2015 | 18:42

Grazie per averci trasmesso la vostra esperienza.Mette gioia e intusiasmo a me e a tutte. Sr.Tarcisia e sorelle di Cadè

sr.ermelinda denotti

06/10/2015 | 07:20

Grazie per averci trasmesso la gioia di questa esperienza.sr ermelinsa

Dina Ranzato

01/10/2015 | 14:08

"Svegliate il mondo" con tutto di voi stesse e con l'amore di Gesù buon Pastore. Grazie a Lui ci siete e siete con noi!

Albina Bosio

30/09/2015 | 20:17

Ci apre alla speranza vedere tanti giovani consagrati che aderiscono a Cristo e al suo progetto vi vita per tutti.

Sr. Candida De Angelis

30/09/2015 | 03:37

Carissime Sorelle, partecipo alla vostra gioiusa esperienza e prego perche` continuiate ad Svelgiare il mondo con la vostra vita di Frventi Pastorelle ovunque vi trovate Prego per voi Sr. Candida

Pasquina Crepaldi

29/09/2015 | 22:04

Grazie per questa bella testimonianza! Continuiamo a svegliare "insieme" il mondo annunciando il Vangelo, con la profezia della vita per una speranza rinnovata. Auguri per il vostro/nostro cammino. Sr Pasquina

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